Detossificazione

Detossificazione

L’organismo è costantemente esposto a diverse sostanze tossiche, tramite ingestione orale (alimenti, farmaci, additivi, pesticidi), esposizione della pelle (cosmetici, prodotti agrochimici) e per via aerea (inquinamento atmosferico ed elettro-magnetico). Per farvi fronte, l’organismo è dotato di un sistema enzimatico di detossificazione che neutralizza ed elimina tossine, farmaci, cancerogeni e tutte le sostanze diverse dai nutrienti.

Alcuni polimorfismi genetici possono compromettere l’efficacia di questo sistema e l’esposizione giornaliera alle tossine porta così nel tempo ad un loro accumulo: questo test permette di identificare la predisposizione all’accumulo di sostanze tossiche in base all’analisi genetica dei principali enzimi coinvolti nei processi di detossificazione e sulla base dell’analisi biochimica.

Quest’area comprende l’analisi dei seguenti geni:

  • Il gene NQO1 codifica per un enzima reduttasi impiegato nella fase I della detossificazione, tramite la rimozione di un quinone. Questa reazione assicura un’ossidazione completa del substrato senza la formazione di dannosi radicali liberi. Polimorfismi ne condizionano l’efficacia d’azione e sono stati associati a vari processi carcinogenetici (vescica, colon, polmone, cute).
  • La sensibilità alle sostanze tossiche presenti nella dieta dipende in larga misura dalla velocità con cui queste sostanze vengono metabolizzate dagli enzimi della fase I. Un polimorfismo nel gene CYP1A2*1F da origine ad un enzima con attività veloce, che aumenta la sensibilità ai cancerogeni presenti negli alimenti e di conseguenza aumenta il rischio di cancro.
  • GSTM e GSTT sono attivi in una delle principali reazioni di detossificazione della fase II, cioè la coniugazione con glutatione. Questa reazione avviene ad opera dagli enzimi Glutatione-S-Transferasi e porta alla formazione di composti molto solubili, eliminabili nella successiva fase III. Una variazione genetica a carico di GSTM e GSTT porta alla perdita totale della funzionalità di eliminazione di sostanze cancerogene.

Quest’area comprende l’analisi dei seguenti parametri biochimici:

  • BAP (Potenziale Antiossidante dell’Organismo)
    Il test BAP si esplica nella rilevazione della barriera plasmatica totale allo stress ossidativo. Nell’organismo la riserva totale per combattere l’azione dei Radicali Liberi è rappresentata da enzimi endogeni determinati geneticamente (vitageni) come Catalasi, Superossidodesmutasi, da proteine quali la transferrina e da sostanze esogene introdotte con la dieta (vitamine, polifenoli ecc.).