Sensibilità genetica alla dieta

La genetica può supportare lo specialista nell’individuare opportune scelte dietetiche, basate su solide considerazioni scientifiche: in questo modo il calo di peso potrà risultare facilitato ed ottimizzato.

Le aree selezionate in questo test riguardano i geni che forniscono informazioni utili per il bilanciamento personalizzato del rapporto lipidi, proteine e glucidi, funzionale alle individuali caratteristiche genetiche.

Quest’area comprende l’analisi dei seguenti geni:

  • Il gene FTO è stato associato alla massa grassa e all’obesità Si tratta di un gene fondamentale nell’influenzare il calo ponderale ed il profilo dell’impostazione dietoterapica. L’associazione del suo polimorfismo con un rischio aumentato di sovrappeso e obesità è stato ampiamente confermato da svariati studi prospettici. Uno studio recente nel Regno Unito ha mostrato come gli individui portatori del polimorfismo in omozigosi avessero un senso di sazietà significativamente ridotto e che l’associazione con l’aumento di adiposità fosse spiegabile anche attraverso gli effetti sul senso di sazietà, costituzionalmente ridotto.
  • Il gene MC4R codifica per il recettore della melanocortina-4, implicato nella regolazione del grasso corporeo e nell’ambito dell’intake energetico. Il polimorfismo indagato favorisce il sovrappeso: è stato dimostrato come i livelli di espressione di MC4R siano correlati con la distribuzione del grasso corporeo e con la percentuale di assunzione di energia da carboidrati e grassi.
  • Il gene GIPR codifica per il recettore del polipeptide insulinotropico glucosio-dipendente ed è collegato al sovrappeso e alla obesità. A seconda del genotipo si può individuare la migliore risposta verso una dieta ipolipidica, ad alto tenore glucidico ma di basso indice glicemico e ricca di fibre (low-fat, high-carbohydrate, and high-fiber diet).

 

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